Motto


"Chi scende, non sale; chi sale, non zucchero; chi scende, zucchero".



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domenica 17 febbraio 2013

'Lacrime del tramonto', episodio 6: è questa l'ora di riportare a casa il bambino?

[Attenzione attenzione: per comprendere lo svolgimento dei prossimi episodi, dobbiamo erudirvi su un paio di articoli del codice penale di Las Rooedas, nella sua versione adattata agli usi di Chachakunya].

Art. 554: Qualora un abitante chahakunyese riceva offesa da un suo concittadino, gli è data facoltà di vendicarsi tramite la procedura in silentio, ovvero non rivolgendo più la parola all'offensore per un periodo variabile dai 5 ai 45 anni ex opinione tribunalis, oppure ad se vindicandum, cercando cioè un sistema rapido ed efficace per restituire l'offesa ricevuta, per cui vedi infra.
Art. 555: Se l'offesa riguarda il patrimonio, è data all'offeso facoltà di vendicarsi incendiando i veicoli a motore appartenenti all'offensore, qualora essi abbiano una cilindrata inferiore ai 1500 cc. Ove tale misura sia superata, è data facoltà all'offeso di far saltare in aria i veicoli medesimi.
Se l'offesa riguarda la persona, o le persone immediatamente vicine, fino al dodicesimo grado di parentela, è data facoltà all'offeso di organizzare una sfida di rivalsa da lanciarsi all'offensore secondo le seguenti modalità:
a) Se l'offesa si è verificata in luogo chiuso, l'offeso sfiderà l'offensore ad una gara di rutti, sostituibile con una gara di Forza 4 ove uno dei due contendenti sia affetto da irritazione alle prime vie respiratorie.
b) Se l'offesa si è verificata all'aperto, l'offeso sfiderà l'offensore a badminton, avendo cura, ad ogni scambio, di incendiare il volano, così da provocare ustioni all'avversario o costringerlo alla resa.
c) Se l'offesa è avvenuta durante un'occasione comandata (battesimi, confessioni, comunioni, cresime, matrimoni, fidanzamenti, estreme unzioni, camere ardenti, funerali, anniversari, feste parrocchiali, raccolte di fondi, inaugurazioni di ville) è data facoltà all'offeso di organizzare una gara di palla bollata cui partecipino i membri di entrambe le famiglie, sì che le squadre siano formate da un numero identico di giocatori, da un minimo di 3 ad un massimo di 75. Lo scontro si svolgerà secondo il regolamento corrente della palla bollata, approvato dal CIO in data 25-09-1968, con l'aggiunta del fatto che, ad ogni tiro, il lanciatore dovrà rinfacciare qualche offesa all'avversario scelto come bersaglio, o in alternativa insultarlo pesantemente;
c) ove l'avversario respinga o eviti l'attacco, e nel contempo riesca a replicare al rinfaccio o all'offesa, potrà restare in giuoco;
ci) ove l'attacco sia respinto o evitato, ma non avvenga la replica suddetta, l'avversario non potrà attaccare a sua volta per quel turno;
cii) ove l'avversario non respinga o eviti l'attacco, né riesca a replicare, sarà eliminato dal giuoco fino ad eventuale liberazione da parte dei compagni.
Alla fine della gara, se la vittoria sarà della squadra dell'offeso, la squadra dell'offensore dovrà girare per le vie delle 7 città principali di Chachakunya a bordo di un pick-up e subire lanci di uova e mostarde assortite da parte dei passanti; se la vittoria sarà della squadra dell'offensore, l'offeso dovrà farsi rinchiudere in un bidone della spazzatura vuoto, che sarà poi appeso ad un gancio a due metri da terra, e successivamente l'offensore e al massimo due dei parenti prossimi di costui rintroneranno l'offeso colpendo il bidone con mazze di legno e spranghe di metallo, per una penitenza di durata non inferiore ad ore 5 ex opinione tribunalis.

Fu dunque leggendo con cura gli articoli sopra riportati che Derrilla decise di lanciare il guanto di sfida alla cugina, che l'accettò. Il problema sarebbe stato, evidentemente, il recruiting della squadra, poiché la nostra fantastica amica era in bega con praticamente tutti i membri della sua famiglia, ma forse, lavorando di psicologia, qualcosa si sarebbe portato a casa.
Pif e Wak erano, ad esempio, già della partita, poiché il fallimento del fidanzamento della loro primogenita era una chiara macchia sull'onorabilità della stirpe. Tra le sorelle, tutte 'improvvisamente' tornate dai loro impegni un quarto d'ora dopo la fine forzosa della cerimonia di fidanzamento, si riuscì a tirar dentro solo Martirio, che da bambina si era dedicata alla ginnastica ritmica e quindi sapeva lanciar palle in modo sufficientemente fantasioso (la promessa di un set per cucire gli occhi ai pappagallini vivi fu di fatto estremamente convincente). Le altre tre accamparono scuse plausibilissime (la gotta, l'oroscopo sfavorevole, l'avvicinarsi della festa del patrono) e quindi Derrilla non insistette. Faillor fu convinto dopo un assedio di 18 ore sotto casa sua. Ripresosi dal colpo di zoccolo di Truleida, il giovine era stato raccolto da Sidròn, che gli aveva proposto una polizza retroattiva contro i fidanzamenti mancati, ma aveva reagito in modo davvero inurbano, centrando l'assicuratore sempre molto disponibile con una ginocchiata in pieno volto, lasciandolo poi a languire in un lago di cerone. Aveva quindi vergato, sul retro della polizza rifiutata, una lettera d'addio a Derrilla che suonava cosi: ”Non avrei mai pensado que te piacessero più i postini de migo. Me impegno de abandonarte per siempre e senza ricevuta de ritorno”. Nonostante la marmorea perentorietà di queste frasi, Derrilla si piazzò davanti all'abitazione del quasi-fidanzato e, col megafono che Palmito usava quando giocava a guardie e ladri, lanciò profferte di riconciliazione.
“Querido, estamos stati engannadi todos duos... non ho mai piensato nemmeno por un minutinho de zomparme uno che va con tutte dietro emolumiento. Eppoi, è pure più basso de migo...[Derrilla è alta 1,73 m. ndr] e tu sabes che yo vado encantada solo dai fustacchiones como tigo....”. Tra Sidròn (1.72 m.) e Faillor (1.74 m) la differenza di altitudine era davvero irrisoria, detto pure che l'assicuratore rinforzava occasionalmente le suole delle scarpe con aiutini acconci e quindi risultava in quel caso un filino più alto del dovuto. Eppure Faillor si sentì considerato e si addolcì. Socchiudendo la finestra giusto per far sentire la sua voce, sussurrò: “Derrillita, luz de meos ochos, de verdad non te la sei mai entendida con ello? Porque lui è mucho plus bajo de migo, ma è plus musculoso...”.
“Ma quando mai ho badato a quelle cose, Faillorinho de mi vida... [massì, due ex-fidanzati spogliarellisti, cosa vuoi, ndr] E poi Sidròn ha i piedi storti dopo una vita a jugar a calcio, tu invece hai quel guapissimo alluce valgo che me fa enrotolar de plazer todas las vueltas...”.
“Y ahora, soy siempre al primero puesto del tuo corazòn? Pure se ho due premolari marciti?”.
“Mi amor, Truleida me ha confidado che Sidròn mangia ancora gli omogeneizzati al merluzzo, porque tiene el reflusso gastrico che pare la estiva de una nave de deportados inglesi. Entiendes? Tu es el solo e l'unico!!!”.
“Muy bien, allora te aiuterò a vendicarte. Ma cosa dirà la gente de nosotros?”.
“Ma cosa vuoi che dica, non c'è nessuno....”, chiuse le trattative lei, trascurando il fatto che attorno a casa di Faillor s'era formato un capannello di 800 persone incuriosite dal fatto che la ragazza si rivolgeva al suo bello stando a cavalcioni di una moto con testa di mucca al posto del manubrio e cingoli al posto delle ruote. Da quel giorno, peraltro, sia Sidròn che Faillor furono interdetti dall'ingresso in qualsiasi negozio di infradito in tutta Chachakunya.
Derrilla aveva comunque raggiunto il suo scopo, ovvero mettere insieme una squadra di 5 componenti, lei compresa. Si trattò quindi di dissuadere chiunque dei conoscenti ad accettare di schierarsi con Mareja. Le sorelle di costei (Gennarda, Piarda, Gustarda) furono narcotizzate e trasportate nelle segrete di palazzo Sombra de La Lira, dove Palmito le avrebbe intrattenute per tutta la durata del Match con una sua personale rivisitazione de L'esorcista. Agli amici intimi fu fatto credere che c'era una svendita di forni a microonde parlanti nella contea di Sfidhumpiah, 800 km da Las Rooedas, e fu un attimo vedere charter di chachakunyesi intraprendere il duro e lungo viaggio fin là. Don Ardiego fu messo a nanna con tre casse di liquori assortiti.
Chi poteva mancare?, si chiedeva Derrilla, secondo i cui calcoli la cugina avrebbe potuto schierare solo Truleida, Sidròn e Adrianette. Perché se poi uno dei due contendenti non avesse messo insieme un numero di giocatori pari a quello dell'avversario, avrebbe perso a tavolino, incorrendo nella penitenza supplementare di andare a vivere per 6 mesi in una casa interamente di vetro, con pareti di vetro, mobili di vetro, letti di vetro con coperte di piombo, e sopratutto gli occhi di tutta Chachakunya addosso, detto che la casa era in piazza a fianco del municipio, il tutto a privacy zero. A Derrilla non spiaceva nemmeno questa seconda ipotesi, ovviamente.
Si giunse nondimeno al giorno dello scontro, che si tenne all'Arena de los juegos populares di Chachakunya, un delizioso stadio-bomboniera di forma trapezoidale con il campo ovale, due ordini di colonne corinzie su cui appoggiano architravi di uranio impoverito, sormontate a loro volta da statue allegoriche rappresentanti la Bega e la Riconciliazione sul lato destro, il Bancomat e la Carità (nel senso di andare a chiederla) sul sinistro. L'ingresso principale è un portone di plexiglas dentro un arco a tutto sesto di polistirolo tubolare, con pannelli su cui si trovano incisi i principali episodi mitici dell'epos chachakunyese: Fisturzio, quadrisnonno di Pif, sconfigge il porcospino Sblonz, i cui aculei infestavano i prati della vallata di Las Rooedas, e sul luogo dove viene sepolto l'animale si erige una torre di guardia attorno a cui prende vita l'abitato di Asparaja, capitale di Chachakunya e teatro degli eventi che andiamo narrando. Fisturzio sposa la principessa Carojakom, cieca da un occhio, eredita dal padre di lei il Batticarne del Potere, prezioso strumento forgiato col materiale di risulta dell'Unico Anello di Morgoth, e con esso sottomette tutti i bovini, ovini, caprini, equini, suini del circondario e li porta a gettarsi volontariamente negli ammazzatoi costruiti alla bisogna, sì che tutta Asparaja diventa il principale centro di smercio di carni assortite di Las Rooedas. Peccato che, un brutto giorno, Puffer, primogenito di Fisturzio e Carojakom, litighi col fratellino Crycirc per la primazia nell'acquisto di un Pachinko, ciò per cui i due eredi al trono di Chachakunya cessano di rivolgersi la parola. Nottetempo, tuttavia, Crycirc ruba dal credenzino del padre il Batticarne e, giunto al Tempio della dea Hicethea, protettrice di Asparaja, sale sull'altare consacrato al lumacotto Rawlerm, prima vittima dell'appetito di Sblonz, e recita la Formula Proibita: “Sai se domani ha piovuto? Io noooooooo!!!!!!!!!!”; dal Batticarne fuoriesce un'onda di energia che avvolge il fanciullo, il quale si trasforma in Prizfiq, il Centauro dal busto di uomo e le zampe di lepre: comincia quindi una serie di terrificanti scorrerie nei campi di tutta Chachakunya, poiché la creatura demoniaca si ciba solo di radici di Euplemmia, il rarissimo tubero di Las Roo edas dalle proprietà nutritive eccezionali che però cresce solo in 500 esemplari l'anno. Per fermare la razzia, Fisturzio ordina a Puffer di consumare il matrimonio con la promessa sposa Krullia, sì che dalla loro unione possa nascere il Vendicatore che fermerà Prizfiq. Purtroppo Krullia litiga con la suocera Carojakom per una questione di cinquine contestate a tombola e rifiuta di congiacere col marito; non rimane che pagare la prima che passa, ovvero Ferraja, trisnonna di Sidròn, perché si lasci zompare da Puffer. Fatto lo zompo, si entra tutti nella Stanza dello Spirito e del Tempo, affinché il figlio di Puffer nasca di lì a 15 minuti. Ecco infatti che viene al mondo il Fanciullo del Destino, il piccolo Carmelo, che in groppa al leone Giovanni si lancia contro Prizfiq e lo affronta in un duello memorabile, alla fine del quale muore (Carmelo, non Prizfiq). Sconvolti dal mancato avveramento della profezia, Puffer e i suoi attirano in trappola il Centauro, lasciando nel tempio di Hicethea un vaso di nocciole avvelenate tutto ricoperto di colla. Prizfiq casca in pieno nel tranello, mangia le nocciole, ma non muore avvelenato, però una gli si blocca nell'esofago e lo soffoca. Fatto a pezzi il mostro, Puffer ne seppellisce una parte dove ora sorge il Palazzo Sombra de La Lira, un'altra dove poi si ricaverà il lago artificiale deputato all'allevamento dei piranha e un'altra ancora in una buca sopra cui viene costruita l'arena dove stanno entrando i nostri fantastici amici.
Il pubblico assiepato sulle tribune gridava in modo assordante, equamente diviso tra sostenitori di Derrilla (ovvero tutti quelli che avevano litigato almeno una volta con Mareja) e sostenitori di Mareja (ovvero tutti quelli che avevano litigato almeno una volta con Derrilla). Lo speaker chiamò a scendere in campo le due squadre. Derrilla, sistemandosi la tutina da palla bollata delle Winx comprata in svendita durante la Quaresima, guardò orgogliosa i suoi compagni di squadra: Pif, vestito con un grembiulaccio da macellaio che ne rendeva agili i movimenti, Wak tutta fasciata in una salopette di visone, Martirio vestita da ginnastica ritmica e Faillor, in costume da bagno per sfidare Sidròn a colpi di pose. L'inebriante aria dell'arena, tutta pregna delle urla del pubblico, eccitò tutto d'un colpo la ragazza, che guidò spavalda la sua squadra verso il centro del campo. E dall'altra parte, pronta a raccogliere la sfida, Mareja col suo team. Derrilla, convinta di vincere a tavolino, non notò subito che i componenti della squadra avversaria erano invece proprio cinque. Quando però fu vicina al centro del campo, sobbalzò: Mareja, Sidròn, Truleida, Adrianette e........... Paquito?!?!?!?!?!?!?

[6- continua

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