Per
festeggiare degnamente i 5000 contatti del blog (evviva!!!, no,
aspe', 200 contatti sono spam dalla Russia... Vabbe', non vorremo
fare come quelli che festeggiano di domenica il compleanno se esso
cade in un giorno feriale, vero? Viva Machittevòle, nunc et semper!)
ci dedichiamo all'esegesi di un pezzo di letteratura comica tra i
meglio riusciti dai tempi delle Tesmoforiazuse di Aristofane.
Potremmo anzi definirla commedia dei voluti equivoci, o darle proprio
un titolo greco, chessò, Kenolalùsa (“Colei che ciarla a vuoto”)
o Allologoplesthèisa (“Colei che è riempita dalle parole altrui”)
o al limite Anaretòphoros (“La non-portatrice di virtù”),
insomma vorremmo dire due parole sulla replica dell'ex, molto ex
Ministro della Pubblica Istruzione MariaStellaGelmini (d'ora in poi
MSG) alle dichiarazioni del fresco neoministro sempre dell'Istruzione
Maria Chiara Carrozza, (d'ora in avanti MCC).
Noi
umanamente si vorrebbe essere amici di tutti, ma non posso non
provare sincero astio nei confronti di un ex Ministro dalle
competenze nulle rispetto al dicastero che fu chiamato a ricoprire
ormai 5 anni fa: l'azione devastante dei tagli, condita con slogan
qualunquistici o falsi come: “La scuola è un ammortizzatore
sociale”, “Ci sono più bidelli in Italia che carabinieri”,
“Gli insegnanti sono una categoria proletarizzata DALLA SINISTRA
[mai io no...!] e perciò i peggio pagati d'Europa”, “I sindacati
hanno creato illusioni a tutti gli specializzati SSIS che ora si
trovano a dover scoprire che i posti di ruolo che loro sognavano non
sono mai esistiti”, l'impressione evidente di non sapere un cicca
di ciò di cui parlava, l'aver agito come mettifaccia per un piano di
vendetta storico-politica contro una categoria di privilegiati
coccolati per anni DALLA SINISTRA [ma io no...!], le rispostine
precotte con sorrisino di sufficienza tutte le volte che le si
chiedeva un parere sulle disperate proteste degli insegnanti di tutta
Italia (“Mah, cosa vuole, è gente legata a vecchi schemi DI
SINISTRA [ma io no...!] che non si rassegna, poca cosa, gli
insegnanti veri stanno dalla mia parte”), l'ipocrisia della qualità
promessa e mai arrivata, l'indegnità, ebbene sì mi spingo a dirlo,
l'indegnità rispetto al compito assegnatole, tutte queste cose fanno
di MSG, e mi spiace davvero, l'individuo ad oggi più esecrato nella
storia di questo blog.
Stesse
almeno zitta. Macché. Donna Carrozza, in una serie di interviste, ha
spiegato le sue intenzioni volte a restaurare un minimo di quiete in
un mondo preso disumanamente di mira nell'ultimo lustro. E MSG ha
voluto ribeccare.
Dice
MCC: c'è bisogno di un esercito di insegnanti, perché la scuola
deve essere rinsanguata.
Starnazza
di rimando MSG: “Gli insegnanti ci sono, inutile assumerne
ancora... E più che aumentare il numero di insegnanti, credo
che si debba procedere lungo il percorso già tracciato: la
razionalizzazione delle spese per finanziare la qualità e
reimpostare il sistema educativo sulla base del merito"
Osservo
io: cara MSG, non sei forse tu che hai fatto in modo di far sparire
187.000 cattedre coi tuoi tagli? Sì, ricordo benissimo quando la tua
macellante riforma fu proposta all'Italia tutta nello studio di
Matrix su Canale 5: non c'eri tu a parlarne, perché
evidentemente non avevi memorizzato ancora tutte le cose da dire, e
al tuo posto furono mandati due noti intellettuali come Roberto Cota
della Lega (che continuava a chiamare al maschile le scuole di
specializzazione definendole “i SSIS” - e Fioroni a correggerlo)
e Roberto Bocchino, allora in quota PDL. Ricordo il sofisma
bocchinesco secondo cui “con questa riforma nessuno perderà il
posto, è una semplice opera di razionalizzazione che prevede dei
tagli al personale”. Ora, senza scomodare la logica aristotelica,
com'era possibile che una riforma razionalizzante fatta di tagli al
personale non comportasse perdite di posti? Si trattò in effetti di
un argomento sul tipo delle profezie ambigue di Apollo a Delfi, vere
in enunciato, ma falsificabili in attuazione (Creso, si sa...): la
riduzione delle ore delle singole materie e l'aumento del numero
minimo degli alunni per classe avrebbero certo ridotto i posti, ma in
organico di diritto, posti che spesso e volentieri sarebbero stati
riassorbiti in organico di fatto. Senza stancare troppo i lettori non
addentro a questi ingranaggi particolari, l'organico di fatto si
sarebbe fatto paracadute dei posti persi in diritto, costringendo
gente di ruolo a trovarsi di anno in anno una nuova sede di
titolarità. Allora aveva ragione Bocchino? No, perché in anni non
gelminiani gli organici di diritto non soffocati servivano ad
immettere in ruolo i giovani insegnanti, mentre gli organici di fatto
servivano, e servono, ad assegnare i cosiddetti incarichi annuali ai
precari. Ebbene, strozzando a monte il diritto, e a valle il fatto, è
chiaro che il grosso dei docenti di ruolo si salva, ma a prezzo di
continui pellegrinaggi con tanti saluti alla continuità didattica e
alla pace personale, oltre al fatto di non avere più immissioni in
ruolo, o molto poche, con cui stabilizzare i precari, che si vedono
pure decurtata la prospettiva di incarchi annuali. Tutto ciò per
tacere di chi il posto non lo trova è più davvero e deve ripiegare
su altra classe di concorso o sul sostegno (immaginate la passione
che ci metterà con gli alunni portatori di handicap... grande
umanità, brava MSG) o vedersi al peggio messo a disposizione del
Provveditorato come tappabuchi in tutta la provincia o alla fine
licenziato dopo 48 mesi di esubero.
Insomma,
sofismi a parte, più dei docenti che hanno perso per sempre il
posto, conta il mancato turn-over coi giovani, l'inserimento di forze
fresche ed entusiaste a supportare l'esercito di 50enni che già
sognerebbero la pensione. Che gli insegnanti ci siano, cara MSG, sarà
pur vero dal tuo punto di vista, ma è il loro stato attuale che tu
dovresti guardare, il senso diffuso di essere presi di mira
indiscriminatamente, il dover temere tutte le volte qualche punizione
non meritata, la squalifica sociale cui anche tu hai contribuito. Ci
sono, certo, gli insegnanti, ma devono lavorare in aule sovraffollate
e NON A NORMA per quanto riguarda la sicurezza nel rapporto tra
alunni e metri cubi; ci sono, certo, ma o sono condannati dalla tua
riforma e da quella della Fornero a un'interazione con generazioni di
bimbominkia che, sia nei numeri che nell'età, risultano un macigno
assurdo per loro, o, nel caso dei giovani, devono continuamente
aggiornare le speranze di una stabilizzazione che d'un colpo è
diventata una pretesa infantile, quasi un capriccio da aspiranti
fannulloni, sì che molti di loro guardano con amarezza al loro
passato studentesco fatto appunto di studi e sacrifici, di successi
tramutati in una palude di attese deluse, laddove le Olgettine tanto
care al tuo capo uscivano da Arcore con 2000 euro in tasca per sera e
le chiavi di una Audi R8 “perché non sanno cosa fare della loro
vita”. Il messaggio è quindi questo (“meglio Dallas che
Pallas?”) e tu magari hai acconsentito che così passasse a noi? Ci
sono gli insegnanti, come no, ma la loro miscela anagrafica è una
condanna per il futuro della scuola, la motivazione è ZERO, i numeri
non sono in grado di gestire le nuove situazioni didattiche ed
emotive creata dal bimbominkismo.
Dice
MCC: se non mi aumentano le risorse, mi dimetto.
Risponde
MSG: aumentare i docenti è una logica di sinistra che ha
proletarizzato gli insegnanti con stipendi più bassi d'Europa, senza
carriera e riconoscimento dei meriti. Si sono vendute illusioni,
posti che si sono trasformati non in posti di ruolo ma in posti di
attesa in graduatorie infinite.
Osservo
io: cocca, non scambiare l'effetto con la causa. I posti c'erano
prima che intervenissi tu. Non eravamo illusi, ragionavamo sulla base
di prospettive numeriche che TU hai stravolto. Sarebbe come se io
radessi al suolo interi quartieri ALER o IACP e alle famiglie
bisognose dicessi: “Scusate, vi hanno fatto credere che aveste
diritto ad una casa ad affitto agevolato, ma non le vedo...”. E la
storiella della razionalizzazione a beneficio della qualità è una
foglia di fico, tanto che tu stessa hai dovuto uscirtene dicendo che
i soldi risparmiati sono andati tutti a pagare gli scatti di
anzianità dei docenti; ah, perché non lo sapevi prima? Pensavi che
lo scatto di anzianità fosse una variabile indipendente? Dopo averci
scassato the zebedeys dicendo che il 98% dei soldi del MIUR andava in
stipendi, scopri che i risparmi vanno ancora in stipendi? Come dire
che siamo un pozzo senza fondo e forse non si è tagliato abbastanza?
O forse non era meglio ammettere che la scuola non è un ente a fine
di lucro e che il vero risparmio in questo settore è sbarazzarsi
degli insegnanti incapaci, purtroppo protetti da sindacati miopi e
pronti sempre a difendere gli indifendibili? Sai che il vero
risparmio sarebbe stato usare GLI STESSI soldi per pagare gli
insegnanti VERI dopo aver pensionato o indirizzato ad altra
amministrazione pubblica gli imbecilli, e lo spazio d'azione ci
sarebbe? Quelli erano i veri tagli, non alle risorse, ma ai rami
secchi dal punto di vista della capacità didattica. Ma è evidente
che a te e alla tua maggioranza di panini alla Divina Commedia
interessava risparmiare da qualche parte, e avete avuto buon gioco a
colpire noi, nell'acquiescenza ipocrita dei sindacati, con la pancia
del Paese tutta contro una categoria in cui un numero ridotto di mele
marce ha mandato in malora tutti gli altri. Non ci siamo illusi: tu
ci hai rovinati.
Ma la
perla della replica gelminiana è questa: “Anch'io con Tremonti ho
dovuto alzare la voce”. Certo, per dirgli a pranzo: “Giulio, mi
passi il saleeeee?”. Ora, MSG carissima, abbi almeno la decenza di
non fare la figura di quella che ci ha pure voluto difendere: tu sei
forse il primo ministro della storia repubblicana che si è fatto
nemico dei suoi stessi dipendenti, agendo con una esibita volontà di
pulizia dietro cui si celava solo un progetto di annientamento
punitivo. Come un professore che pensa solo a bocciare gli alunni.
Sicché, dolcissima avvocata nostra, risparmiati i lamenti postumi,
poiché NESSUNO sulla faccia della terra potrà mai credere che tu,
anche solo per un millisecondo durante il tuo ministero, abbia
pensato a qualcosa che fosse dalla nostra parte, anche perché, è
noto, non eri tu a decidere, ma facevi le veci, e le voci, del duo
Brunetta-Monti, decisi a massacrare i dipendenti pubblici a loro
giudizio più indegni di tutti, cioè noi, la qual cosa fa
doppiamente senso se si pensa che i due in questione sono pure
docenti universitari. Ma tant'è. Tu, però, in tutta simpatia, cerca
d'ora in poi di non fare più uscite come questa; non coprirti di
ridicolo; hai voluto tornare alla Pubblica Istruzione, e non ti ci
hanno voluto; hai tentato di pretendere la presidenza della
Commissione cultura e non ti ci hanno messo, né come presidente né
come membro della commissione stessa; non credi che questo voglia
dire qualcosa? Non cogli il messaggio che ti sta arrivando dalla tua
stessa maggioranza? Il web è strapieno di pesanti allusioni ai motivi della rapidità della tua carriera politica, ma in questo blog si ragiona sui fatti,
non sui pettegolezzi. E i fatti dicono che tu sei stata sfiduciata
PER INOPEROSITÀ dalla tua stessa maggioranza quando eri assessore al
comune di Desenzano;
eppure, nonostante ciò hai fatto il salto di qualità: sii felice di
esserti trovata nel giro giusto al momento giusto; hai cambiato tre licei classici, segno forse di non completa adattezza al corso di studi: ciò spiegherebbe abbondantemente il tuo disinvolto
odio nei confronti della scuola. Grazie. Hai centrato l'obiettivo.
Hai rovinato al vita ad un numero imprecisato di persone, hai mandato
in fumo anni di entusiastica dedizione alla cultura, hai reciso
speranze legittime e sacrificate sull'altare di conti strabici
rispetto ai veri sprechi del nostro mondo, hai portato disperazione,
frustrazione, rabbia, e tutto col sorriso sulle labbra. A te individui e famiglie devono il peggioramento delle proprie condizioni
di vita e tu glissi. Hai ucciso il futuro di un'intera generazione.
Brava. Ora taci. Non osare MAI PIÙ pronunciare una sola parola su un
mondo che non hai mai capito, ma solo martoriato. Rasségnati ad un
oblio verso cui stai scivolando impercettibilmente. Torna nel
mucchio. Lascia che la scuola riposi ferita e non infierire con
parole inutili e sciocche. Datta, dayadhvam, damyata.
Shanti
Shanti
Shanti.
L'ho appena inviato a Mariastella Gelmini tramite il suo account Twitter... 3:-)
RispondiEliminaFigurati se lo legge... però, chissà...
RispondiEliminaAnzi, l'ha anche tolto...
RispondiEliminaL'invidiabile faccia da schiaffi dei politici. Anch'io vorrei averne una così... ;-)
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