Motto


"Chi scende, non sale; chi sale, non zucchero; chi scende, zucchero".



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venerdì 24 aprile 2015

UGF 03X03: "Io gioco a scacchi".

Farinosa quantomai vieppiù la trama della nostra fiction-guida, come i fossili del cretaceo s'avvita su situazioni sfilacciate e incoerenti, e tuttavia sottilmente comiche, sì che decidiamo di salvare quelle, e non il resto. Che non c'è.

E' il Colorado Boat, questo, vero...?


1) La comica di Dawson's Creek reloaded: pare che il settore giovanezza & virtute del cast si sia deciso a complicare i propri dialoghi in cerca di nuovi spessori. Il risultato è ovviamente contraddittorio, ma non certo privo di un suo appeal.
"I tuoi trascendentali iniziano a sfuggirmi...!" "Kairòs, kairòs!!"
Esempio uno: nerd inverighese arrabbiato con la sua quasi- ex Valentina, "perché non mi hai detto che andavi a vedere la cavalla di Raoul che sgrava con Tino" (Tino  è l'osservatore, si capisce), la Vale replica che "tanto a te non sarebbe piaciuto", ma il nerd ribatte "dovevi dirmelo, mi sono offeso!!", al che la Vale ri-riopina "ma scusa, ti offendi perché non ti ho invitato in un posto in cui comunque non saresti venuto??", e la fenomenologia del linguaggio decolla verso i lidi già ampiamente esperiti dalla coppia Van Der Beek/Holmes, quindi, gente mia, siete indietro di 15 anni, as always.


"Zietto, andavo come una freccia nera, vero???" "Ma schiatta..."

Esempio due: il sempre più sandokanesco Jamal ci prova in concretezza con la Vale, che tanto del nerd non sa più che farsene, ed ecco che al maneggio risoffia l'aria dello zompo cornificante che già tanto ci soddisfece all'epoca: come spingere la fanciulla tra le egizie labbra? "Sai, mi devo reinserire socialmente... diciamo che faresti un favore alla comunità... ma sì, è la comunità che te lo chiede!!". Ora, ai tempi in cui Pollon andava in onda su Italia1 alle 16, una qualsiasi fanciulla mia coetanea, a fronte di una circolare ministeriale spacciata per tentativo d'approccio, avrebbe perlomeno sputato nell'occhio al pretendente, fosse pure affascinante ed egizio. Qui la Vale schiude le labbra dopo nemmeno tre secondi. Sarà... 


Omar Sharif chi?

2) Seduzione, questa sconosciuta. Esempio uno: la Isabella Ferrari-Gradisca, sempre più caricaturale nel ruolo di donna di strada col passato frullato, anzitutto simula un ictus con le figlie per avere una comoda scusa per interrompere la fuga da Inverigo (TAC a tempo di record, poi dite della sanità italiana...) e andare a piatire da mamma Nora, che ovviamente le mette subito a disposizione duplicato delle chiavi di casa, telecomando del cancello, carta di credito aziendale, pulsantiera lanciamissili, botola antiscocciatori e tutto il resto che si trova nel deposito di Zio Paperone. E passi. Ma il povero Giampaolo Morelli, condannato a fare il belloccio imbecille a vita, ottiene dalla predetta un appuntamento flash di un'ora per un aperitivo, roba che neanche due perseguitati politici della Cecoslovacchia anni '60, e quando l'approccio verte sugli interessi comuni, quando cioè Gradisca va ad informarsi sulle chiavi d'accesso al cuore, e molto altro, del bel ragionierone, ecco la di lui sexyssima dichiarazione: "Ascolto l'opera e adoro gli scacchi...". Beh, roba da veder tutte le Gradische dell'ecumene gettarglisi addosso al grido di "Sì, fammi l'arrocco!!". Ma appunto, tutto si diluisce nello sciroppo d'acero.



"Scusa, il primo principio della termodinamica...?" "lalalalalaaaaaa....!!"
Esempio due: sciroppo che scorre a fiumi, rischiando di impiaccicarlo senza requie, per il secondo dei Reggiani, ovvero Niccolò, che si crede perseguitato dal tizio della piscina, il quale, guarda caso, vive non solo nello stesso stabile dei nuovi Casa Vianello, ma pure sullo stesso pianerottolo!! Eh, beh, succede, no? Detto poi che il tizio, Mattia o qualcosa di simile, attacca effettivamente bottone col Reggianino, che attende invano un ascensore che non arriva mai (e leggili i segni del destino, su...), ma continuiamo a non capire perché Niccolò tema l'assalto. Ci vorrebbe evidentemente il parere di un esperto in seduzioni gay, nondimeno la frase: "Mi si è svalvolato il wi-fi, ma vedo che c'è una rete su questo pianerottolo, è la tua, per caso? Daaaai, dimmi la password, mi connetto solo per leggere la posta, giuro..." a noi qui di Spocchialand non sembra esattamente il tentativo d'approccio più erotico pensabile. Su un pianerottolo, poi (tacciamo della password dedicata al Papa, vabbe', Laura, si sa... coerente, vero...?). 


"Sì, però mio padre recitava con la Goggi..." "T'accontenti, cocco!"
3)  Bimbominkia, sorgete!! Trionfa il Twilight-mood per il Primo dei Reggiani, ovvero Calimero: costretto a fare da ormon-sitter alla circa-nipote (ovvero Irene, figlia di Gradisca, cioè della sua sorellastra, quindi una mezza nipote o nipotastra o step-niece o qualcosa), giusto per sbollirle le voglie e dimostrarle che Inverigo è decisamente meglio di Las Vegas, o Viareggio, che poi è lo stesso (by the way: ma in quanti posti è stata Gradisca? Rimini ci sta per motivi allusivi, ma poi Bologna, Viareggio, tutto senza un perché & un percome... ah, Ferrari...). Nulla di più eccitante di un bar vuoto, giusto con un paio di truzzi a cui la fanciulla mostra la spallina dopo otto secondi. E lui a farle scudo. Sì, ma poi io dovrei custodire l'intatta (????) virtù della nipotessa quando ho appena perso la donna della mia vita? Via, giù di Caipirinha!!! E così, ciucco marcio, Calimero affida alla minorenne le chiavi del bolide paterno (fighetto fankazzista... si  licenzia dalla cesseria, tanto lui i soldi li ha...) e zummete! Fermati dalla polizia, che li umilia da ogni angolatura concessa dalla trigonometria, ma potrebbe la predetta verginella esimersi dal farsi il selfie collo ziastro in pieno sfiga-time? No, perché bimbominkia is everywhere!! E lo posta sullo pseudo-facebook, ovvero il luogo dove il padre avanzo di galera, appena avanzato dalla galera medesima, va a rintracciare la figlia, e nella foto, guarda caso, compare il cartello stradale di Inverigo. Dopodiché è tutta campagna. Certo, incastri narrativi che, beh, Thackeray è un pivello, su...


"Poi arrivò il serpente..." "Chiamatoooo...??"

4) Da rivedere il sistema di intelligence di casa Rengoni, vero? Se un Jamal qualsiasi riesce a scavalcare il muro di cinta e arrivare fino ai battenti della porta di casa... eh, beh, c'è gente cattiva in giro, sapete? L'ex di Gradisca, per dire, che rispunta nell'auto di lei a fine episodio, la costringe ad impostare faccia e parole sul livello "Madre Coraggio (selallero)" e va di ricattoni. 


Chi sta suonando il flauto per farmi uscire dalla cesta?

5) Laura, povera, ormai vittima delle ben note ciclotimie senecane: prima riceve una serie inenarrabile di siluri nello stomaco (Gradisca ammessa a casa Rengoni, poi riconoscenda come figlia legittima da Nora, quindi adottanda da Ernesto, manca che la facciano capo della baracca....) che la portano a preparare vitello tonnato per due eserciti  poi, timorosa di sembrare giusto un po' rosicona per le profferte d'amore della madre alla figlia mai vista per 50 anni, telefona alla sorellastra, inghiotte ettolitri di fiele e la assume in studio. Coerenza, coerenza...

Heisenberg e Bohr...? Ah, intendi gli stilisti di Zara?

6) Raoul, vabbe', sei padre, godi. Ma perché tu e Calimero andate avanti a fare gli splendidi chiamandovi "bròder"?

"Dorsali flaccidini, eh?" "E' l'altro Reggiani..."





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